Leggere non piace a tutti, ma quando i personaggi sono anche antipatici: ecco i più odiati

Sono in molti ad avere un profondo amore per la lettura, ma sono altrettanti quelli che invece la odiano. Come mai?

Si sa, non tutti provano piacere nel leggere. Le ragioni dell’avversione verso la lettura possono essere tante. Alcuni potrebbero trovarla noiosa o troppo impegnativa, altri ancora affermano di non avere troppo tempo da dedicare a passatempi come la lettura. Molti, invece, hanno il trauma scolastico della lettura obbligata.

Leggere non piace a tutti
Leggere libri per obbligo può allontanare dalla lettura – Foto Canva (passionelettura.it)

Quante volte ci siamo ritrovati a dover leggere dei libri forzatamente per svolgere un compito o superare un esame? Molti, quando pensano alla lettura, rivivono in qualche modo quella sensazione e allontanano l’idea provando un senso di rigetto. Anche la scelta di storie che non risuonano con la nostra esperienza di vita, può allontanarci dai libri. Un altro fattore scatenante è trovare antipatici alcuni personaggi. C’è ne sono certi particolarmente odiati.

Odiare un personaggio di un libro: è più comune di quel che si potrebbe pensare

L’incontro letterario con alcuni personaggi potrebbe allontanare ulteriormente quelli che già di per sé non ha apprezzano la lettura. Partiamo da un classico: Piccole donne. Il libro di Louisa May Alcott ha il merito di aver cresciuto generazioni di donne che si sono potute rispecchiare nelle diverse personalità delle sorelle. Un pregio di questo romanzo è quello di dare lo stesso peso ai sogni di chi vuole essere indipendente e chi invece ha la sua aspirazione nel matrimonio e nella famiglia. Tuttavia, c’è un personaggio particolarmente odiato, parliamo di Amy March. Vanitosa, egoista, viziata e privilegiata, è tra le sorelle quella meno amata.

Passiamo poi ad un altro classico: Romeo e Giulietta. William Shakespeare ci ha regalato una delle più grandi storie d’amore, ma molti guardano le vicende di Romeo e Giulietta come a dei gesti impulsivi ed immaturi. Entrambi i personaggi prendono delle decisioni affrettate pensando di aver trovato il vero amore quando invece si conoscono da pochi giorni. Le conseguenze? Morti e feriti da tutte le parti, inclusi i protagonisti.

Odiare un personaggio di un libro
Statua di Giulietta a Verona – Foto Canva (passionelettura.it)

Parlando di un altro genere, incontriamo i personaggi di Alice nel paese delle meraviglie di Lewis Carroll. Qui sono due personaggi che risultano particolarmente antipatici e non parliamo della regina di cuori. Sorprendemente, sembra che lo Stregatto e il Cappellaio matto siano quelli più antipatici. Entrambi parlano per rime, indovinelli e si perdono in conversazioni nonense che possono rendere la storia caotica. Se il lettore vuole trovare un minimo di logica in questa avventura, ne rimarrà deluso.

Nella lista dei personaggi più odiati troviamo anche Harry Potter. Protagonista della saga di J.K. Rowling, ha non pochi detrattori. Nonostante la saga letteraria anche quella filmica abbiano avuto molto successo, il maghetto si è attirato diverse critiche. L’essere troppo perfetto, impeccabile e sempre il preferito di Silente, lo rende particolarmente irritante. Inoltre, è più divertente rispecchiarsi in personaggi più umili e meno invincibili.

Altro fantasy intramontabile è la saga delle Cronache di Narnia di C.S. Lewis. I fratelli Pevensie sono generalmente molto amati, ognuno per le sue caratteristiche ma ce n’è uno che, secondo alcuni, è il fratello più odiato. Parliamo di Edmund che con la sua gelosia ed il tradimento alla famiglia, dà al racconto un’ombra di negatività. È l’incarnazione perfetta del fratello minore invidioso e rancoroso. Le sue azioni sono difficili da perdonare, anche se il suo è un vero e proprio percorso di redenzione.

La letteratura è piena di personaggi antipatici che possono non piacere, ma il bello sta nel fatto che, come tutti, anche personaggi di finzione sono complessi e sfaccettati e hanno lati chiari e lati scuri. Capire le ragioni dietro a certe azioni può arricchirci personalmente.

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